Arriva Poker Online con ragazze di Playboy
Bellissime ragazze vestite da conigliette attorno ad un tavolo da Poker ricco di fiches e soldi con baldi giovanotti che si sfidano a colpi di raise e all-in.
Insomma belle donne, azzardo e soldi… un mix vincente che spesso si è visto nel mondo incantato del cinema ma che presto diventerà una bellissima realtà!
Grazie ad un matrimonio particolare tra Playboy, marchio di qualità presente sul mercato per il pubblico maschile dal 1953, e Agilo il londinese fondo di investimenti già proprietario dello Stock Cafè.
L’idea di partenza è che le bellissime conigliette servano a fare da sponsor e specchietto per le allodole ad un casinò ed una poker room online ma i ben informati dicono che già entro il 2010 potrebbe erigersi nel cuore di Londra un nuovo PlayBoy Park il primo casinò della scuderia di Hugh Hefner proprio a Londra dove chiuse i battenti 15 anni fa.
L’obiettivo è di ricreare un ambiente unico con un bel mix di spettacoli di ragazze seminude, drink e giochi di casinò e quello di Londra potrebbe diventare il divertimento più sexy che si possa avere senza neanche bisogno di spogliarsi.
Tra Live e online la scelta chiave di Playboy è proprio quella di entrare a 360° nel mondo incantato del Poker con investimenti e progetti già ben radicati.
Hefner ha già messo online una scuola di Texas Hold’Em nel sito ufficiale di Playboy in collaborazione con Everest Poker che in 15 lezioni tra ammiccamenti e pose sexy insegnerà ai neofiti le basi del Texas Hold’em senza lasciare nulla al caso vista la qualità della Location, Roma e la presenza di video in streaming con la bellissima Playmate Sarah Nile.
Dopo tutto per un’azienda leader in un settore prettamente maschile come PlayBoy non poteva che essere consequenziale il tentativo di conquistare una fetta importante anche di un altro mercato prettamente maschile che è quello del Poker.
Questo però è solo un primo passo, ha dichiarato il proprietario di Playboy, il mercato del Poker è un settore nuovo ed eccitante e se lo dice uno come Hefner c’è da crederci!