L’ascesa del gioco d’azzardo online
Il 2012 è stato l’anno della decisiva consacrazione del gioco d’azzardo online in Italia. Di uso e consumo sempre più pubblico (incluso sui siti dei media che spesso lo attaccano), con i primi di dicembre è arrivato anche l’atteso via libera da parte dell’Amministrazione Autonoma anche per le slots sul web, che inizialmente era solo solo garanzia della sicurezza nei casinò online.
Questo ha portato un’offerta ancora maggiore e la conseguente dissoluzione di moltissime piattaforme non a norma. Un business dunque in costante crescita, in totale controtendenza rispetto a moltissimi altri settori, sferzati brutalmente dalla crisi economica ancora ben lontana dall’essere finita e ritirata in qualche aggiornato libro di storia. Che i giochi proposti dei casinò siano meritevoli di una visitina, è indubbio, ma che questo flusso di scommesse sia arrivato in un simile momento di difficoltà collettiva, resta un mistero bello e buono. Più o meno. Nel senso che l’enigma sta tutto nella logica, non nella pratica. Le misure promesse e sventolate dal Governo per rimettere in sesto il paese tardano ad arrivare. La gente allora, i cui conti non aspettano, tentano la carta più immediata. Vincere al gioco. Sperano di vincere al gioco.
Quali conseguenze?
Il 2013 è cominciato nel segno del gioco d’azzardo online, con i classici da tavolo verde & slots a guidare le specifiche classifiche. Ma c’è di più. L’input della rete ha dato anche il via alla creazione di sale da gioco effettive e oggi non c’è bar e/o tabaccheria senza una sorta di qualche gioco su cui puntare, con annessi sgabelli sempre occupati. Un esempio su tutti è la città di Venezia dove ha sede uno dei quattro casinò italiani. A distanza di pochi minuti dalla sua sede, nel giro di pochi mesi sono state aperte due sale d’azzardo. Sarebbe troppo bello pensare che chi si siede davanti a un Videopoker o lo Skill game di turno, smetta relativamente presto e comunque guadagnando sempre e comunque. L’altra faccia della medaglia infatti è che lo Stato sta rimpinguando le proprie casse con le tasche degli italiani più disperati, convinti che una scommessa a qualche slot con jackpot progressivo o il Superenalotto possa risolvere tutto. Molti si ammalano di gioco. I Ser.T hanno già cominciato a lavorare su questa dipendenza, trattandola alla stregua di alcol e droga. Qualcuno sta meglio, qualcuno molto peggio. Come sempre.